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sabato 25 aprile 2015

84 sfaccettature di creatività

Di solito quando una persona è talmente brava in una cosa si dice che era destino che facesse quella determinata occupazione proprio perché fin da piccolo era predisposto a ciò. Potrebbe essere capitato anche al più geniale e appartato degli stilisti italiani, Roberto Capucci. Lui ha vestito i sogni per oltre sessant’anni e, alla veneranda età di 84 anni, ha deciso di non fermarsi e il mese scorso ha lanciato una linea prêt-à-porter a Milano.







Dopo aver vestito dive di tutto il mondo, Capucci ha deciso di dare una svolta, di cambiare direzione e di vestire le donne di tutti i giorni. Così ha fatto in totale controtendenza rispetto ai suoi colleghi che hanno iniziato a creare linee di alta moda, come Fendi che presenterà una linea di pellicce disegnata da Karl Lagerfield il prossimo luglio a Parigi.
<<  Era da tempo che meditavo questo passo >>, spiega il creatore romano seduto sul divano nel suo atelier con vista del Foro Traiano. << Camminare per strada e vedere ragazze con cosce strizzate da leggings aderentissimi è sconfortante. Mi fanno sorridere quelle donne che credono di essere sexy quando indossano un paio di slip trasparenti o con una camicetta di pizzo vedo-non-vedo. Essere sexy è un modo di essere, è uno sguardo, una maniera di accavallare le gambe, un certo modo di buttare indietro la testa. Insomma con i vestiti centra poco e niente. Il mio sogno è sempre stato quello di rendere belle le donne. E allora mi son detto: tanto vale provare e, insieme a un team di giovani guidato dalla designer Cinzia Minghetti, ho creato questa collezione >>.


Roberto Capucci e Cinzia Minghetti

martedì 14 aprile 2015

Che figata i Matrimoni Eco-sostenibili!

Un nuovo trend alle porte nel campo del wedding? Le eco nozze. State tranquilli che non è la classica trovata pubblicitaria per accalappiare più gente possibile bensì un progetto molto interessante e dalle ampie vedute culturali e soprattutto commerciali.
Effettivamente nel settore matrimoniale c’è una nicchia in continua crescita ed è proprio il business della cerimonia sostenibile che prende spunto dal mondo della moda, dove la filosofia del riuso sprona stilista, nuovi marchi e grandi aziende come Carmina Campus, brand di accessori riciclati nato nel 2006 da un’idea di Ilaria Venturini Fendi. Pensate che in Italia la second hand economy è un mercato da 18 miliardi l’anno e impiega 80mila persone.




Seguendo quest’ottica l’imprenditrice Daniela DallaValle, insieme agli insegnanti dell’Istituto Vallauri di Carpi (Modena) ha lanciato il progetto Eco Wedding. Si tratta di un percorso di formazione con lo scopo di sviluppo lo spirito manageriale degli studenti sul tema: << L’idea è reinventare e riarogette oggetti e tessuti di scarto per una cerimonia che si vuole “da favola”>>, spiega DallaValle, che dirige l’omonima S.p.a carpigiana. La sua azienda, costruita con l’utilizzo di materiali ecocompatili e in risparmio energetico, progettava già una linea di abbigliamento da donna e uomo, accessori, biancheria, complementi di arredo e opere d’arte e ora ha deciso di esplorare anche il mondo del wedding.