Salve a tutti! Mi scuso per il ritardo ma, per via della sfilata che sto organizzando per domenica prossima, mi rimane poco tempo per dedicarmi al blog. Come vi avevo accennato precedentemente sulla pagina facebook, domenica scorsa 28 ottobre, ho partecipato al Wedding Palermo Fashion Night.
L'avvenimento si è focalizzato sul tema del matrimonio e diverse stiliste siciliane emergenti e non hanno fatto sfilare le loro ultime creazioni inserendo, in alcuni casi, abiti da matrimonio per lui e per lei.
Premetto che non amo molto gli abiti da sposa troppo complicati, stile gipsy che si possono vedere sui programmi di Real Time. Mi duole ammettere che durante la serata si sono avvicendati capi che non ho molto gradito per via dell'utilizzo delle tonalità, delle decorazioni e dell'accostamento dei tessuti. Ovviamente sono gusti e per questo non intendo criticare nessuno ma, sono dell'idea, che non bisogna eccedere solo perché si vuole esaltare il giorno del proprio matrimonio e considerarlo come il giorno più importante della propria vita.
La cosa che mi ha fatto piacere è stata che, per accompagnamento musicale, gli organizzatori abbiano scelto una band che ha proposto hits degli anni 40 e 50: non male come idea, peccato che il fonico non era altrettanto bravo da gestire il microfono del cantate e della presentatrice...
Mi aspettavo che la location fosse all'altezza della situazione visto che si era scelto uno dei più famosi alberghi della città; ho dovuto constatare con i miei occhi che la sala in cui si è svolta la serata non era molto adatta, in primis per lo spazio: la stanza era rettangolare ma le tre file di sedie disposte sui due lati maggiori, non erano collocate in maniera uniforme ma, si restringevano verso l'entrata con il risultato di creare una folla di persone in piedi che non sapeva dove mettersi.
Per quanto riguarda la passerella, non mi è piaciuta come è stata allestita perché poteva essere un po' più lunga e dare maggiore possibilità a tutti di vedere gli abiti indossati dalle modelle. Ad esempio, io che ero seduta più vicina all'ingresso avevo scarsa visibilità e non riuscivo ad analizzare i dettagli dei capi per via delle persone che erano sedute davanti a me e anche perché la passerella non era abbastanza lunga quanto la fila delle sedie. Per non parlare della folla che arrivava a coprire la postazione del fonico, impedendogli di gestire l'andamento della sfilata.
Per quanto riguarda i vestiti, non sono rimasta fino alla fine dell'evento quindi non ho potuto visionare i capi delle altre stiliste ma, vi assicuro, che quelli che mi hanno colpito di più sono stati quelli di una laureanda dell'Accademia di Belle Arti di Palermo che si chiama Scheila Viviano. Prima dell'evento, ho avuto modo di parlare con lei e di conoscerla un poco e devo dire che mi ha fatto subito un'ottima impressione. Abbiamo parlato del suo lavoro e quali tecniche utilizza per creare i suoi capi. Ho potuto constatare con i miei occhi la bravura di questa ragazza appena i suoi capi sono usciti in passerella. Una semplicità e un'eleganza veramente impressionanti. I suoi abiti sono freschi, molto pratici ma allo stesso tempo raffinati e precisi; Scheila non bada a fronzoli o accessori, i suoi vestiti sono spesso monocromi o impreziositi da applicazioni che solo un occhio attento può notare. Mi sono piaciuti moltissimo i suoi vestiti, sarà che abbiamo la stessa visione della moda, infatti, sono dell'idea che un vestito deve essere dominato per potere sentirci veramente eleganti e sicure di noi stesse.
La Pinta*