Da quando non è più conveniente organizzarsi da sé il proprio matrimonio? Ci sono ancora quelle donne ancorate a dei principi saldi per cui TUTTO deve essere come lo hanno immaginato e se solo una cosa va storta si rischia che non si presenti all'altare? Io ne ho conosciuto un paio ma, se devo essere sincera, non capisco perché bisogna fare tutta questa fatica quando esistono i: Wedding Planner.
Non è un marchio per biscotti né il nome di uno scotch; la loro figura è la soluzione ad ogni problema per una fanatica di confetti e velo. Per i wedding planners i matrimoni sono la base per poter sperimentare con creatività e divertimento tanti tipi di matrimoni diversi e incuriosire il pubblico che assiste direttamente o no all'evento.
Ci sono matrimoni sulla spiaggia, su una pista da sci, in castelli sfarzosi e gli invitati devono seguire regole ben precise come venire senza scarpe se si tratta di un matrimonio in riva al mare o indossare una tuta da neve se il matrimonio si svolge a Cortina.
Peccato però, che il mestiere del WP sia lasciato all'improvvisazione. Per questo motivo lo scorso 14 aprile a Milano i soci all'Awp in cerca di riconoscimenti si sono riuniti nel loro primo congresso ufficiale. Ospite d'onore alla convention è stato Jean Paul Troili, un guru in fatto di matrimoni poiché è stato l'organizzatore del matrimonio di Tom Cruise e Katie Holmes nel castello di Bracciano.
Si è anche discusso del grande evento nell'era dei social network; un sondaggio Swg sostiene che il 67% è a conoscenza del lavoro del WP (anche grazie ad avere visto il film con Jennifer Lopez "Prima o poi mi sposo"), che gli uomini vorrebbero invitare più amici e l donne preferiscono cerimonie più intime, che la media degli invitati è 68 e che più si va al sud e meno si bada a spese.