Qui di seguito vi mostro una sua intervista rilasciata per la redazione di D. Spero vi piaccia ;)
Come nasce una moda?
<< Ci sono diversi livelli di osservazione: il primo è dato dalla sociologia, con le abitudini e i consumi. Poi ci sono i singoli mercati, da Tokyo a Miami, da Parigi a Shangai: tutto il mio staff viaggia molto e osserva che cosa succede nel mondo. Siamo addestrati a selezionare con lo sguardo le piccole scintille di una nuova storia, quando fai l'osservatore per 20 anni i tuoi occhi captano qualsiasi cosa>>.
Cos'è un libro di previsioni?
<< Facciamo report fotografici e poi ci riuniamo per sei settimane: noi del team e alcune persone esterne molto creative (scrittori, artisti, registi, architetti, designer). Immaginiamo di essere nel 2020 e ci chiediamo: che cosa sta succedendo ora? Che cosa desideriamo? Come viviamo? Usiamo ancora la macchina?
Proviamo ad immaginare il futuro: siamo tanti ma ci sono sempre punti in comune. Così costruiamo scenari. A quel punto, cerchiamo di tradurli concretamente e inventiamo tessuti, facciamo shooting con le modelle vere e mettiamo insieme 10 quaderni (a stagione) per ogni area di cui ci occupiamo, dai costumi alla cosmetica, agli interiors? >>.
Un trend va dalla moda al lifestyle o viceversa?
<< Direi entrambe le cose. Anche se la moda ha stagioni più veloci: quando fai una T-shirt la immagini per 3 mesi, se programmi un telefono lo fai pensando che duri 6-7 anni. La moda è sempre stata avantgarde: nello sviluppo e nel marketing era già un modello negli anni 60>>.