La stilista che gioca con i vestiti

Quando pensate alla Spagna che cosa vi viene subito in mente? La paellas, la corrida oppure le espadrillas? Io invece associo questo Paese ad una figura femminile, ad una creatrice. Mi riferisco a Rosa Esteva e più precisamente a Cortana.

Tranquilli, tranqulli, non starò qui a scrivere chilometriche biografie su grandi volti della moda che hanno fatto questo e hanno fatto quest'altro. Vi voglio parlare di una semplice donna che da sempre ha la passione per il cucito e per la trasformazione. 

Come ve la immaginate Rosa Esteva? Sembra uscita da un racconto popolare della fine dell'Ottocento: è una ragazza di 37 anni con i capelli neri solitamente raccolti in uno chignon, indossa una gonna di cotone lunga fino ai piedi, una blusa di seta, due piccole perle che gli contornano il viso sorridente. 

Rosa Esteva

Lei gioca creando, lo ha sempre fatto, fin da quando era piccola e si divertiva a inventarsi i mestieri più strani. L'estrosità che riscontriamo nei suoi lavori non lo si nota nel suo carattere: seria, ritrosa, ferma. Una donna che a poco a poco è riuscita a farsi notare e a imporre il suo piccolo impero ribelle. In effetti il suo atelier è composto da un fabbrica e quattro negozi quasi nascosti, senza insegne e qualcuno anche sotterraneo. Se ne trovano due a Barcellona, uno a Madrid e uno a Palma de Mallorca. Quattro piccoli universi accomunati da un'unico profumo, l'higuera, il profumo del fico. Rosa non ha mai partecipato ad una sfilata o ha utilizzato la pubblicità per avere più consensi o ha acconsentito a creare dei punti vendita all'interno dei grandi centri commerciali multimarca. 

Niente di tutto ciò interessa a Rosa e con questa filosofia ha creato Cortana, che era ed è il nome di sua nonna, per meglio dire il soprannome. Da Cortana si riuniscono le donne più facoltose della Spagna per confidarsi i loro segreti e le loro debolezze, certe della riservatezza di Helena, la figura che dirige i commerci e che di ognuna conosce i segreti del corpo, a ciascuna sa assegnare l'abito che la renderà soddisfatta di se stessa. Da Cortana si comprano abiti da sposa, con qualche seduta di prova in cui il tocco delle mani di Rosa è fondamentale affinché l'abito sia perfetto. 

I vestiti che crea Rosa hanno pochissime cuciture, si conformano al proprio corpo, seguono i fianchi. Non presentano orli e, da abiti da sera, si possono trasformare in gonne, parei, uno scialle, un'abito da giorno o una camicia da notte. 

Da Cortana Forever, il negozio del Born diventato un raffinatissimo outlet, si trova capi veramente belli e anche a buon mercato. La moda intelligente, affermava un articolo del Paìs qualche tempo fa. La moda che capisce le donne. 

Cortana Forever

<< E' proprio questo che voglio, fare le donne felici. Quello che mi piace di più è generare la bellezza. Penso a corpi diversi, provo i vestiti su di me, li indosso, voglio sentirli. Ho fianchi larghi, seno piccolo. Voglio che il vestito mi corrispondo ma voglio anche, se lo desidero, diventare un'altra. Penso, quando li disegno e poi li cucio, come sarei se portassi i tacchi, se fossi bionda, se fossi rossa, se fossi un'adolescente e se fossi vecchia. Poi li battezzo, ogni vestito ha un nome: Hera, Afrodite, Gipsy, Mil. Il prossimo si chiama Pina, l'ho immaginato vedendo il film su Pina Baush. E' questo: velluto verde acqua su seta. Questa invece è una seta stampata con mille occhi. Mi diverte l'idea che sia il vestito che guarda gli altri, mi pare una specie di amuleto, uno scafandro che protegge dallo sguardo degli altri mentre lo attira. Sono io che ti guardo, non tu che guardi me. E poi mi piace come reagisce il corpo, e l'umore, a un tessuto, a un colore: quando ti senti una contadina, una zingara, una regina, una ragazza. Le donne che piacciono alle donne sono diverse da quelle che piacciono agli uomini, ha notato? Quando facevo l'Accademia di Belle Arti nella mia classe c'erano soprattutto uomini, aspiranti stilisti, quasi tutti gay. Il professore li guardava e diceva: ricordatevi che per vestire una donna dovete averla toccata, prima. Molto e molto bene. Dovete conoscere il suo corpo, come si muove, come reagisce, e dovete amarlo. [...] Ecco, io credo che il segreto sia qui. Amare il corpo delle donne, di qualunque forma esso sia. Non voglio mai che un abito la nasconda ma che l'accompagni, non che la eclissi ma che la mostri per quello che è, rivelandole la bellezza che è di ciascuna>> afferma Rosa Esteva. 

L'amore che Rosa ha per il creare non lo considererei solo una passione ma una vera  propria attitudine a plasmare, trasformare, inventare. 

<< Cucio sempre pensando a qualcosa che ho già visto, non so dove. [...] La mia modella è Teresa, una ragazza che faceva la commessa in un negozio. Quando si prova i vestiti è felice. Non ha le misure da modella, ma ride. Quando vedo le sfilate mi sento scomoda. Le donne sembrano statue. Mi pare assurdo anche cambiare collezione ogni sei mesi. Quando un vestito è bello è bello sempre, posso rifarlo per anni cambiando solo tessuto, colore, pesantezza: Mil, che cambia forma mille volte, ce l'ho in negozio da dieci anni>> continua la stilista. 

Se siete delle persone che difficilmente cedete alle tentazioni allora vi sconsiglio di visitare il sito del marchio perché ci sono abiti stupendi!!

Ad esempio io mi sono innamorata di questi due...

Valentina
Vestito in crepe di satin

Espina
Vestito da ballo di satin

La Pinta*

Immagini da: 

www.inkcafe.it
www.shirtandshoes.es
burnettsboards.com
www.gotellthefoxes.com
www.coolhunterdiary.com
d.repubblica.it