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martedì 28 ottobre 2014

Corri per me!

“Non guardarmi. Muoviti! “, avrebbe potuto dire  Norman Parkinson mentre immortalava le modelle, proprio perché la sua peculiarità, che gli fece raggiungere la fama, fu quella di essere il primo fotografo a ritrarre donne in movimento. In quasi sessant’anni di carriera, Parks (come lo chiamavano gli amici) ha trasformato la fotografia di moda dal glamour degli anni ’30 all’esagerazioni degli anni ’80 (muore nel 1990) scoprendo un nuovo stile.





<<Negli scatti di un tempo>> spiegava << le ragazze avevano le ginocchia “incatenate”. Nella vita di tutti i giorni non ne ho mai conosciuta una così. Le ragazze che vedo, e che mi piace fotografare, camminano, corrono, saltano>>. Il suo acerrimo rivale Cecil Beaton lo definì “un po’ sopra le righe”, Parks era celebre per i suoi baffi impomatati all’insù e per i suoi capi color panna.



Precursore dell’action realism (“realismo in movimento”), Parkinson adorava le immagini che esprimessero più naturalità possibile, intrise di energia e spontaneità. Optava sempre per scattare alla luce del sole e non con l’ausilio di strumenti artificiali e annullò le pose statiche e ambientazioni vecchie ed eccessive per catturare con il suo obiettivo sprazzi di realtà.



Inoltre fu lui ad essere uno dei primi a realizzare servizi fotografici in località esotiche proprio perché adorava viaggiare ed era dell’idea che  <<la macchina fotografica è il mio passaporto. Se il giornale mi chiede: partiresti domani per il deserto del Gobi?” “sicuro”, rispondo, “mandatemi il biglietto”>>.



Oltre a tantissime modelle, per lui hanno posato star del cinema, della musica e per fino la famiglia reale tant’è che la Regina Madre, alla morte di Cecil Beaton, si rivolse a Parkinson per le fotografie ufficiali.
Fino a poco tempo fa la cittadina di Bath è stata scenario di una retrospettiva dedicata al fotografo inglese intitolata Movements de femmes a cura di Roland Mouret, lo stilista francese famoso per i suoi abiti che sembrano cuciti addosso e che fanno impazzire le dive americane come Cameron Diaz e Scarlett Johansson.

Attraverso 40 scatti, la mostra racconta la vita del fotografo che liberò le donne facendole tornare a correre. 








La Pinta*

5 commenti:

  1. Io adoro Norman Parkinson, l'ho nominato giusto la settimana scorsa perchè ho scritto un articolo sui 60 anni di Mario Testino e ho colto l'occasione per ripercorrere un pezzo di storia della fotografia di moda. Passa a leggerlo se ti fa piacere :) Baci, Claudia

    http://fashionblogbyblondywitch.wordpress.com

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  2. Bellissimo articolo Giulia, e bella scelta di foto :) ci troviamo d'accordo vedo ;)
    Ti seguo!
    Virginia
    la-musette.blogspot.it

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  3. un fantastico post!
    ...anch'io non riesco ad essere costante nella lettura dei post sul tuo blog, ma quando mi prendo del tempo per farlo mi metto in pari con gli arretrai e ne ricavo sempre un grande piacere!

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  4. Grazie mille ragazze per i complimenti e la stima che avete!! Siete bellissime!!
    <3

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