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martedì 24 marzo 2015

Camaleontiche visioni con FKA Twings

Quest'oggi vi parlo di lei! 




Sono rimasta molto sorpresa dal suo look e soprattutto dalla musica che produce. 
Lei è Tahliah Debrett Barnett nota con lo pseudonimo i FKA Twings e non è solo una cantante ma anche ballerina, regista, fotografa e icona fashion. 
Figlia di una londinese e di un giamaicano è bastato un solo album per renderla famosa e per darle la possibilità di scappare dalla noia della piccola Gloucestershire e raggiungere Londra per coronare il suo sogno. 




Ne ha fatta di gavetta la signorina: ha ballato in diversi video di Jessie J, Kylie Minogue, Ed Sheeran fino a quando non ha deciso che era giunto il momento di dare una svoltare e soprattutto di rendersi abbastanza autonoma. Primo step? Ovviamente scegliere il nome. In realtà non è che rimane impresso nella mente con facilità ma ciò nonostante ha un determinato significato, anzi due: FKA è l'acronimo di Formerly Known As (conosciuta anche come) e Twigs è il rumore di un suo vezzo, quello di scrocchiarsi le dita. 

martedì 17 marzo 2015

La vita a colori di Lilly Pulitzer


Stampe ideate da Lilly Pulitzer

Se leggeste l’articolo che mi ha invogliato a parlare della vita di questa donna non credereste ai vostri occhi perché vi sembrerebbe un’autentica favola. Già dal cognome che porta, dovreste capire che importanza ha avuto soprattutto durante gli anni 60 in America, ma lei, ha fatto tutto da sola. Allora seguitemi alla scoperta della caleidoscopica vita di Lilly Pulitzer.
Nasce il 10 Novembre 1931 in una famiglia molto mondana  a Roslyn, un quartiere chic di New York.  Frequenta le scuole più prestigiose fino ad arrivare al Finch College che lascerà dopo un solo semestre preferendo abbracciare la vita. Nel 1950 scappa (detto da lei) con Peter Pulitzer, nipote dell’editore Joseph  e vanno a vivere a Palm Beach, in Florida, totalmente diversa da quella che si conosce oggi.


<< In estate era una città fantasma, morta, sono un paio di negozi restavano aperti>>. Fanno una vita da sballo (lasciatemi passare il termine), danno party, ballano, cantano, tutto molto easy, senza fronzoli e tutta Palm Beach va da loro: i van der Kamp, i Doubleday, i Drexel.  Lilly, però, inizia a farsi delle domande:
<< Non ero matura, tutti decidevano per me>>. Così  decide di prendere appuntamento alla clinica più famosa  della città in fatto di esaurimento nervoso. Il dottore la visita, le dice che non ha niente e conclude dicendo << Lei ha solo bisogno di darsi da fare >>. Quelle parole sono la chiave di volta per Lilly.

Lilly da giovane 

<< Mio marito aveva degli aranceti a Fort Pierce. Volava la tutte le mattine e alla sera tornava con delle buste di arance. Io con la mia station wagon le andavo a vendere. Mi piaceva ma Peter mi disse che non poteva più darmele, le avrei dovute comprare>>.  Detto fatto,  apre un negozio di spremute nella storica via Mizner di Palm Beach vicino ad un negozio di fiori e una panetteria.  L’ambiente è piacevole, circondato da buganvillee e gli amici si fermano, chiacchierano, si dissetano mentre Lilly lavora. << Ma la sera ero coperta di macchie arancioni >>. Trova subito una soluzione: un tessuto dello stesso colore e si fa confezionare 12 vestiti di quel nuances.

martedì 10 marzo 2015

Rabih Kayrouz




A lui interessa poco la moda. E' più affascinato dai tessuti, dalla morbidezza di questi e dall'effetto che danno sul corpo di una donna. Rabih Kayrouz fa la differenza perché non parla di tendenze o di stile. Il suo punto di partenza è il movimento: quando crea una collezione il suo input è immaginare una donna che si muove, che balla, e su quello taglia, costruisce, modella il tessuto. 


s/s 2014

s/s 2014

martedì 3 marzo 2015

Cibi letterali

Vi siete mai chiesti cosa si proverebbe a vivere come i protagonisti dei romanzi che più vi hanno incantato? Ma soprattutto, cosa si proverebbe a mangiare le stesse cose che testavano?
Non vi è mai passato per la mente di voler assaggiare quello che il vostro eroe della letteratura amava di più o semplicemente gli veniva propinato? 
Personalmente avendo una fervida immaginazione cercavo di fantasticare anche su come fossero gli utensili, le decorazioni della tavola, gli oggetti che c'erano e la loro disposizione. 
Dinah Fried, designer americana, ha fatto un'interessante esperimento che mi ha destato molta curiosità e i risultati li ha racchiusi in questo libro.

                                                             

Dinah Fried

                                                                      
Fictitious Dishes - An Album of Literature's Most Memorable Meals racchiude più di cinquanta fotografie che ricostruiscono i più famosi pasti della letteratura straniera. 
Di ogni opera viene riportata la pagina con l'attenta descrizione del desco, della tovaglia, delle stoviglie e delle pietanze e viene affiancata la ricostruzione visiva.
Ci sono pasti bizzarri e inconsueti come la zuppa di frattaglie consumata da Leopold Bloom dell'Ulisse di Joyce, raffinati come la Boeuf en Daube in Gita al faro di Woof, intere tavole allegramente imbandite che compaiono ne Il grande Gatsby e cibi molto semplici come il pudding di riso in Affari di cuore.

Il grande Gatsby di F. S. Fitzgerald (1925) 

Oliver Twist di C. Dickens (1837)

Compaiono anche cibi non molto appetibili come i resti di spazzatura di Gregor Samsa che si trasforma in scarafaggio nel La Metamorfosi di Kafka o i pompelmi tagliati a fettine in un tavolo disseminato da sigarette in Paura e delirio a Las Vegas di Thompson.