Il successo iniziò a percepirlo nel 1947, quando conobbe la donna della porta accanto: Marlene Dietrich. "Tian" (come lo chiamavano i suoi amici) era molto giovane e aveva bisogno di un
trampolino di lancio per far breccia a milioni di donne che, di lì a poco avrebbero indossato
i suoi meravigliosi capi. In effetti Marlene era la sua vicina di casa in
Avenue Montaigne a Parigi e si erano conosciuti tramite un amico in comune,
Jean Cocteau. Tian la pregò di partecipare a quella prima sfilata e fu subito
colpo di fulmine. La diva acquistò così tanti abiti di Dior da diventarne la
prima testimonial.
Marlene Dietrich |
Marlene Dietrich |
“No Dior, no Drietrich” era stata la clausola contrattuale
imposta dall’attrice tedesca per Paura inpalcoscenico di Alfred Hitchcock. Se i costumi non erano disegnati da Tian, lei non avrebbe recitato. Marlene si era
innamorata di questa moda composta da gonne ampie e giacchini – corpetto.
Marlene Dietrich |
L’allora
direttrice di Harpe’s Baazar, Carmel Snow lo definì
new look , un nuovo stile
che restituiva alle donne la percezione di una moda sontuosa, liberata dalla bellica
rigidezza.
Marlene Dietrich è stata la prima
di una lunga serie di attrici, principesse e artiste che hanno fatto del couturier lo stilista personale. Il
libro Stars in Dior di Jerome Hanover
(ed. Rizzoli International, pp. 248, euro 45) è un omaggio a quelle donne. Da
Grace Kelly a Ingrid Bergman, da Natalie Portman a Nicole Kidman, come
Dietrich, furono molte le attrici che vollero sul set solo abiti firmati Dior.
Natalie Portman |
Marilyn Monroe |
Lo fece Elizabeth Taylor in La cerimonia segreta (1968), lo pretese Ava Gardner sul set di Earthquake (1974) di Mark Robson e Sophia Loren con Charlie
Chaplin, che per Arabesque (1966) volle ben 25 paia di scarpe firmate Dior
create per lei da Roger Vivier.
Oltre novanta i film per cui Dior
creò i costumi e nelle 250 foto del libro sfilano le celebrità del cinema negli
abiti bellissimi disegnati dai vari direttori della maison, come Yves Saint
Laurent, Marc Bohan e Gianfranco Ferré, i quali hanno disegnato costumi per il
grande schermo e per il mondo che lo circonda: feste, anteprime, red carpet.
Stars in
Dior è una passerella di splendore, bellezza e alta moda che
svela l’unicità della griffe. Unica a partire dal nome del suo autore che, come
sosteneva Jean Cocteau, è magico
perché combina Dio e l’oro.
La Pinta*
2 commenti:
E' proprio il libro che stavo cercando su Dior! Grazie!
Giulietta sai quanto adoro te e il tuo blog (mica lo vorrai abbandonare????)...per questo ho deciso di nominarti tra i miei blog preferiti al Versatile Blogger Award, un modo carino per conoscere altri blogger e condividere idee, opinioni, ispirazioni. Se ti va, scopri di che si tratta e partecipa qui http://sbirilla.blogspot.it/2014/03/the-versatile-blogger-award.html un bacione grande ;*
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