Rieccomiiii!!! Uno dei buoni propositi per il 2016, a parte essere sempre solare e affettuosa, sarà quello di essere più presente sul Blog soprattutto perché condividere le mie esperienze, idee, curiosità con voi mi piace tantissimo e mi farebbe più piacere leggere le vostre considerazioni nei commenti che lasciate a fine post.
QUINDI
Commentateeeeeeeeee!!!
Perché ho intitolato questo post così?? Perché con l'esperienza che sto facendo da 7 mesi a questa parte diventerò una vera esperta del mondo dei casting, almeno lo spero!! :D
Non continuo a fare "discorsi di caffè" (discorsi inutili, ndr), vi lascio una breve (forse) gallery dei modelli e modelle con cui ho lavorato nell'ultimo periodo!! Mi ringrazierete, lo so!! (*facciammiccante*)
Un'estate molto produttiva questa del 2015 per La Pinta, infatti sto per parlarti del secondo evento che ho realizzato circa un mese fa.
Hai mai riflettuto su qual è il tuo "punto debole"? Qual è la tentazione a cui non sai resistere?
Tra i sette vizi capitali, potresti riconoscere quello in cui cadi più frequentemente? Abbiamo cercato di scoprirlo insieme al pubblico numerosissimo, che ha affollato la passeggiata delle Mura delle Cattive a Palermo in occasione dello spettacolo Le sette tentazioni.
L'associazione HOMBRE ha chiamato proprio me per costruire un evento che comprendesse non solo una sfilata di moda ma anche musica, danza e teatro.
Invidia
Mi hanno chiesto di sviluppare il tema per uno spettacolo di almeno un'ora, quindi una sfida ancora più grande rispetto alle passate esperienze. Mi sono messa subito al lavoro avendo a disposizione appena 20 giorni di tempo.
Per prima cosa ho selezionato i modelli e gli outfits: la scelta doveva corrispondere perfettamente alla mia visione di ogni singolo vizio capitale. E' stato perciò indispensabile istruire ogni modello su ciò che teatralmente doveva fare durante la sfilata.
Superbia
Accidia
Facile a dirsi e non a farsi... in più, ad alcuni avevo affidato degli oggetti di scena che rafforzassero il peccato che stavano interpretando. Lo so che in questo momento state pensando che non partecipereste mai ad una mia sfilata ahahahh ma vi posso assicurare che, nonostante l'ardua prova a cui li ho sottoposti, i modelli se la sono cavata.
E il problema moda lo mettiamo da parte e passiamo agli altri problemi che si chiamano: trovare dei musicisti di un certo livello che non sono in vacanza, degli attori con non troppe pretese (perché di certo non concorriamo a ricevere il David di Donatello...) e in ultimo la danza.
Paola Consagra
Oddio se avessi trovato subito una compagnia di danza o dei semplici ballerini che sposassero il progetto e fossero entusiasti di partecipare all'evento: è stata veramente un'impresa e fino all'ultimo stavo pensando di non inserire nessun danzatore nel programma dello spettacolo. Per fortuna, col tempo sto diventando più ostinata e determinata e alla fine, sono riuscita a trovare una ballerina di danze orientali, la quale ha riscosso un certo apprezzamento da parte del pubblico (soprattutto maschile!!).
Consuelo Salmeri
Risolto il problema della scelta degli artisti, mi sono dedicata a una delle cose che mi piace di più di questo lavoro: scegliere le musiche per la sfilata. In questa occasione ho deciso di suddividere in tre parti la sfilata creando tre momenti musicali separati composti da vari brani; ho curato una selezione di tracce musicali adeguandole ad ogni peccato capitale.
C'è chi a fine estate racconta i suoi viaggi in posti esotici, io racconto i miei altrettanto esaltanti. Il mio viaggio l'ho fatta insieme al pubblico e ai miei modelli in una location da sogno.
Come vi avevo accennato nel post precedente, a luglio ho organizzato una sfilata a tema, la mia decima sfilata per l'esattezza e il tema è stato proprio il viaggio.
E' stata un po' dura realizzarla perché ho avuto difficoltà nel trovare una location adeguata e scenografica. Tramite l'Associazione HOMBRE, ho avuto la possibilità di far svolgere il tutto nel Giardino della Real Fonderia alla Cala di Palermo.
Make-up by Iolanda Castrone Jewelleries by Eleonora Alessi
Make-up by Iolanda Castrone Jewelleries by Eleonora Alessi
Make-up Iolanda Castrone
Foto by Marcello Paternostro
Make-up by Elena Lucido
Mi sono avvalsa della collaborazione di 18 modelli/e professionisti e non, che hanno accolto il mio progetto con entusiasmo e curiosità. Ricordo, cari lettori, che organizzo sfilate molto particolari, inserendo all'interno elementi inerenti il mondo del teatro e della danza.
Sì, sono viva e anche abbastanza accaldata...sull'isola abbiamo raggiunto i 40° e io preferirei stare in mezzo ai trichechi al Polo Sud ma, ciò nonostante, non ho più scritto sul Bolg un po' perché mi sono fatta prendere dalla pigrizia e un po' perché ho lavorato.
Ho avuto la possibilità di lavorare come assistente di un Casting Director e ho imparato tante cose e soprattutto ho notato come sia migliorata nell'approccio al mondo lavorativo.
Ho curato il casting per Liu- Jo, Mason's e Daks, i primi due sono dei brand italiani mentre il terzo è inglese.
E' stato un periodo abbastanza tosto, con orari assurdi ma anche se ero stanca trovavo sempre l'energia e la voglia di fare. Ho conosciuto persone veramente simpatiche e gentili e sono grata di aver fatto parte dei progetti per cui ho lavorato.
Sono rimasta anche molto stupita dell'educazioni dei modelli; in passato avevo avuto delle esperienze non molto gradevoli con questa categoria e prima di intraprendere questi lavori ero un po' diffidente: mi sono dovuta ricredere! Ho conosciuto ragazze veramente simpatiche e soprattutto semplici, senza troppi grilli per la testa.
Sono andata a Firenze per seguire la presentazione della stagione P/E '16 del brand Mason's presso il Four Seasons Hotel. Essendo un'amante del verde appena ho visto il giardino all'esterno me ne sono innamorata!! Curatissimo e ben strutturato, ho subito pensato che potesse essere un'ottima location per un evento (magari lo hanno già fatto!).
Mason's Presentation P/E 2016
Per non parlare del fatto che sapevo tutti i nomi a memoria dei modelli e delle agenzie di cui facevano parte: sono stata definita "il mastino" perché per fare questo lavoro devi stare attenta a tantissime cose, non farti sfuggire nulla e soprattutto badare alle esigenze e/o capricci di ogni singolo modello e vi assicuro che non è una cosa assolutamente semplice. Anche se ho fatto "la dura", a fine evento sono stata ripagata con larghi sorrisi e complimenti, soprattutto da loro, per me questo è l'importante!!
Parallelamente al lavoro che ho svolto a Milano, mi sono occupata dell'organizzazione della decima sfilata che si sarebbe svolta a Palermo quest'estate definita ironicamente LO STILLICIDIO, capirete meglio il perché nel post successivo. Anywhere, sono riuscita ad organizzarla lo stesso in brevissimo tempo perché io provengo (per chi non lo sapesse) dalla scuola alfierana del Volli, volli, fortissimamente volli quindi c'è picca i fari (trad. c'è poco da fare) e sono riuscita nel mio intento!!
Invece la domanda che molte persone mi hanno fatto è: <<Giulia! E' estate, c'è caldo, ma perché non te ne vai a mare?>>. Nella mia testa immaginavo di rispondere in questo modo...
Poi tornavo in me e rispondevo dicendo la verità: io non ci so stare ferma! Se ho la fortuna di progettare, creare, organizzare, prendo la palla al balzo e vado!! Può essere estate, primavera o inverno ma se io sento l'impulso di fare qualcosa devo seguirlo e metterlo in pratica.
Ok, ora che vi ho fatto il sunto del sunto di quello che mi è capitato nell'ultimo periodo, potete tirare un sospiro di sollievo. Non c'è stato bisogno di chiamare il telefono amico, né pensare che la mia carriera da blogger era tramontata, anzi, non vedo l'ora di raccontarvi la mia ultima sfilata!! *___*
Dire che mi sono innamorata delle sue opere è dire poco perché i lavori di Bianca Luini mi sono entrati in testa e fanno veramente fatica ad andarsene!
Dolce & Gabbana RTW Spring 2008 | Fireworks photographed by Nicholas Martino
Carolina Herrera Spring 2015 | Shattered Flowers (series) by JON SHIREMAN flowers frozen in liquid nitrogen then smashed on a hard surface
Sapete che sono una persona che osserva molto e che utilizza lo guardo per carpire più particolari possibili per trarre idee, connessioni, pensieri e quando, per caso, mi sono imbattuta nel Blog di questa giovane fashion designer è stata una vera e propria folgorazione e ho subito pensato che dovevo parlarne qui perché sentivo il desiderio di farvela conoscere.
Anne-Marie Van Dijk by Viviane Sassen for Wallpaper 2009 | Karakum Desert, Turkmenistan photographed by Amos Chapple
Details at Rodarte Fall 2008 - Artwork by CLIFF BRIGGIE
Di solito quando
una persona è talmente brava in una cosa si dice che era destino che facesse quella
determinata occupazione proprio perché fin da piccolo era predisposto a ciò.
Potrebbe essere capitato anche al più geniale e appartato degli stilisti
italiani, Roberto Capucci. Lui ha vestito i sogni per oltre sessant’anni e,
alla veneranda età di 84 anni, ha deciso di non fermarsi e il mese scorso ha
lanciato una linea prêt-à-porter a Milano.
Dopo aver
vestito dive di tutto il mondo, Capucci ha deciso di dare una svolta, di
cambiare direzione e di vestire le donne di tutti i giorni. Così ha fatto in
totale controtendenza rispetto ai suoi colleghi che hanno iniziato a creare
linee di alta moda, come Fendi che presenterà una linea di pellicce
disegnata da Karl Lagerfield il prossimo luglio a Parigi.
<< Era da tempo che meditavo questo
passo >>, spiega il creatore romano seduto sul divano nel suo atelier con
vista del Foro Traiano. << Camminare per strada e vedere ragazze con
cosce strizzate da leggings aderentissimi è sconfortante. Mi fanno sorridere
quelle donne che credono di essere sexy quando indossano un paio di slip
trasparenti o con una camicetta di pizzo vedo-non-vedo. Essere sexy è un modo
di essere, è uno sguardo, una maniera di accavallare le gambe, un certo modo di
buttare indietro la testa. Insomma con i vestiti centra poco e niente. Il mio
sogno è sempre stato quello di rendere belle le donne. E allora mi son detto:
tanto vale provare e, insieme a un team di giovani guidato dalla designer
Cinzia Minghetti, ho creato questa collezione >>.
Un nuovo
trend alle porte nel campo del wedding? Le eco nozze. State tranquilli che non è
la classica trovata pubblicitaria per accalappiare più gente possibile bensì un
progetto molto interessante e dalle ampie vedute culturali e soprattutto
commerciali.
Effettivamente
nel settore matrimoniale c’è una nicchia in continua crescita ed è proprio il
business della cerimonia sostenibile che prende spunto dal mondo della moda,
dove la filosofia del riuso sprona stilista, nuovi marchi e grandi aziende come
Carmina Campus, brand di accessori riciclati nato nel 2006 da un’idea di Ilaria
Venturini Fendi. Pensate che in Italia la second
hand economy è un mercato da 18 miliardi l’anno e impiega 80mila persone.
Seguendo
quest’ottica l’imprenditrice Daniela DallaValle, insieme agli insegnanti
dell’Istituto Vallauri di Carpi (Modena) ha lanciato il progetto Eco Wedding.
Si tratta di un percorso di formazione con lo scopo di sviluppo lo spirito
manageriale degli studenti sul tema: << L’idea è reinventare e riarogette
oggetti e tessuti di scarto per una cerimonia che si vuole “da favola”>>,
spiega DallaValle, che dirige l’omonima S.p.a carpigiana. La sua azienda,
costruita con l’utilizzo di materiali ecocompatili e in risparmio
energetico, progettava già una linea di abbigliamento da donna e uomo,
accessori, biancheria, complementi di arredo e opere d’arte e ora ha deciso di esplorare
anche il mondo del wedding.
Sono rimasta molto sorpresa dal suo look e soprattutto dalla musica che produce.
Lei è Tahliah Debrett Barnett nota con lo pseudonimo i FKA Twings e non è solo una cantante ma anche ballerina, regista, fotografa e icona fashion.
Figlia di una londinese e di un giamaicano è bastato un solo album per renderla famosa e per darle la possibilità di scappare dalla noia della piccola Gloucestershire e raggiungere Londra per coronare il suo sogno.
Ne ha fatta di gavetta la signorina: ha ballato in diversi video di Jessie J, Kylie Minogue, Ed Sheeran fino a quando non ha deciso che era giunto il momento di dare una svoltare e soprattutto di rendersi abbastanza autonoma. Primo step? Ovviamente scegliere il nome. In realtà non è che rimane impresso nella mente con facilità ma ciò nonostante ha un determinato significato, anzi due: FKA è l'acronimo di Formerly Known As (conosciuta anche come) e Twigs è il rumore di un suo vezzo, quello di scrocchiarsi le dita.