sabato 3 febbraio 2018

Il fascino indiscreto della fotografia

Ormai nell'era della tecnologia, tutto (o quasi...) è a portata di mano, più precisamente di click.
Ci siamo così tanto abituati all'immediatezza che stiamo dimenticando il gusto dell'attesa. Un esempio eclatante? Quando facciamo le foto. Penso che la maggior parte di voi avrà ricevuto una macchina fotografica analogica quando era bambino. Io me la ricordo ancora: abbastanza grande, gialla e nera con un lungo cordoncino del medesimo colore per essere più pratica e poterla portare ovunque. Al suo interno custodiva religiosamente un rullino che poteva contenere circa una ventina di foto.

Troppo poche? Per la bambina che ero, assolutamente sì! Mi è sempre piaciuto sperimentare con la macchina fotografica, cosa che ho trovato difficile con l'avvento della tecnologia. Mi potreste dire che  antiquata, che sono nostalgica ma ogni qual volta finiva un rullino, correvo in negozio per aspettare il risultato dei miei mirabolanti esperimenti visivi.






Tutto ciò si può ancora fare, accorciando i tempi di attesa, non demordete! La polaroid ha una nuova vita. Lo ha spiegato Rhiannan Adam, fotografa e scrittrice che nel suo libro Polaroid. Il Manuale che stavate aspettando spiega dei segreti per far rivivere in chiave odierna l'amato prodotto.

Rhiannon Adam





Era stato proprio il disappunto della piccola Jennifer a convincere suo papà, Edwin Land, incredibile ingegnere ottico e chimico, ad inventare sul finire degli anni '40 un apparecchio che contenesse una camera oscura e automatica. L'avvento dei dispositivi elettronici qualche decennio dopo, avrebbe calmato l'impazienza di Jennifer a discapito del fascino di toccare con mano una fotografia.
Nulla è perduto, per fortuna, perché esistono ancora coloro che preferiscono l'oggetto da conservare, appiccicare sull'anta del frigorifero, ritagliarlo, modificarlo manualmente senza l'utilizzo di mouse.



Il libro è soprattutto una guida con idee e trucchi per realizzare quell'oggetto impensabile che è la nostra fisionomia,  vederla con altri occhi e re-inventarci sempre.

La Pinta*