sabato 24 marzo 2012

Un ribelle della moda

A 50 anni dalla fondazione della Maison, il Denver Art Museum dedica una grande mostra a YVES SAINT LAURENT, in cui sono  allestiti più di 200 abiti che raccontano l'opera e la vita di un trasgressivo. 
"Io non sono un sarto, ma un fabbricante di felicità" affermava lo stilista francese, avviato al mestiere da Christian Dior di cui era l'assistente, con il suo modo di vedere la moda ha cambiato radicalmente le regole del vestire anticipando epoche e stili. 







Amava trasgredire. Negli anni '60 aveva fatto scalpore per aver fatto indossare alle donne pezzi classici presi dal guardaroba maschile, come lo smoking. 
Fece ancora scandalo quando posò nudo per la campagna del suo primo profumo maschile, Homme. Oppure quando aveva ideato l'essenza Opium alludendo alle notti tossiche della Rive Gauche. 



Fu considerato un mauvais garçon, un ragazzaccio, come lo ha definito Marie Dominique Lelièvre nella biografia che gli ha dedicato. Yves lo è stato fino a quell'ultima sfilata, evento con il quale  si è congedato dalle scene nel 2002. "Ho provato a dimostrare che la moda è un'arte. Ho creato per la mia epoca e ho cercato di prevedere come sarebbe stato il domani" sosteneva. 



Sono passati 50 anni dal 1962 quando riuscì ad aprire il suo atelier. 
In occasione del suo cinquantenario la mostra Yves Saint Laurent: The Retrospective, dal 25 marzo all'8 aprile al Denver Art Museum, in Colorado, ripercorre le tappe di una vita eccezionale, tra cronaca e leggenda. 





In un percorso impostato come un defilé, sono esposti tantissimi abiti, partendo dalla linea trapezio del 1958 arrivando fino a i vestiti 
da sera del 2002 . Nell'area dedicata agli anni '60 si rivive l'energia e la spensieratezza osservando il taillieur pantalone, la blouse normand, la tunica e la tuta. 





All'interno della retrospettiva, non mancano i tributi al mondo dell'arte e in particolare a Piet Mondrian, Henri Matisse e Pablo Picasso ai quali dedicò molti abiti, ispirandosi alle loro opere più note. 




Yves Saint Laurent sosteneva "Il vestito più bello per una donna sono le braccia dell'uomo che ama. Ma per le donne che non hanno avuto questa fortuna, ci sono io".


un'immagine presa dall'ultima sfilate dello stilista nel 2002

La Pinta*

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo post! Sempre più brava :)
ti aspetto sul mio blog http://fashiongland.blogspot.it/

Nella Crosiglia ha detto...

Rispondo, cara amica , perchè non ho altro mezzo per ringraziarti di questo bellissimo post, che mi ha ricordato gli adorabili smoking da sera creati da un genio della moda Grazie!

Unknown ha detto...

Amo Yves Saint Laurent: amo le sue collezioni, la sua storia, ciò che è riuscito a creare nella moda! Tutt'oggi è il mio marchio preferito perciò non posso che dirti brava, bellissimo post!
Kiss

Penelope ha detto...

Stupendo post tesoro!! :)

xoxo Greta
http://ilfilodipenelopeblog.blogspot.com/