mercoledì 30 novembre 2011
sabato 26 novembre 2011
Prigioniere della moda? Prigioniere PER la MODA !
Hanno sfilato alcune delle detenute del Carcere femminile di Pontedecimo a Genova. Come location hanno scelto il salone degli squali all'Acquario, sfilando con i vestiti che le loro compagne sarte hanno realizzato nei laboratori dietro le sbarre. Ad abbellire questi abiti, gioielli realizzati sempre da loro con in mano delle borse della spesa realizzate con gli scarti dei cartelloni pubblicitari tagliati e intrecciati.
giovedì 24 novembre 2011
Semplicemente Pina
Sicuramente molti di voi non la conoscono, o forse sì, fatto sta che è stato un prodigio dell'ultimo trentennio che ha caratterizzato la storia della danza. Purtroppo, oggi Pina non c'è più. Rimane di lei la sua musica, le sue coreografie, i suoi ballerini.
Circa un mese fa ho visto in anteprima il film-documentario realizzato dal regista e amico della Bausch, Wim Wenders "Pina", dedicato proprio alla coreografa tedesca. Mi sembra un po' scontato dire che questo cine-documentario sia bellissimo ed emozionate; è la summa del pensiero di Pina, cosa pensava della danza, che cosa significava realmente per lei ballare.
Pina Bausch e Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino, Paris-Texas, Palermo Shooting) erano amici da 20 anni e da subito coltivarono l'idea di fare un film insieme. Sconvolto per la perdita, Wim voleva cancellare tutto: il progetto non aveva più senso. C'è voluto molto tempo per superare il lutto, più di un anno, riuscendo a farsi convincere dalla compagnia a riprendere il progetto.
"Ho capito che avevo solo un modo per sostituire la sua presenza, lasciar parlare le persone che la conoscevano meglio, i suoi danzatori" afferma Wenders. Adottando il metodo Bausch, ha fatto loro delle domande, lasciando che rispondessero con il linguaggio che conoscevano meglio, il movimento.
Il risultato è un viaggio emozionante in quello spazio originale dell'arte che lei ha creato, il Tanztheater.
lunedì 21 novembre 2011
Sfilano gli ACCESSORI
Non si respira la stessa atmosfera nelle passerelle extra europee. Se volete organizzare una fashion week in una città che non sia Milano, Parigi o New York, dovete impressionare, e parecchio, l'attenzione dei media! Un esempio evidente lo abbiamo in questi giorni con la sfida a distanza tra la Kuala Lumpur Fashion Week e la Tel Aviv Fashion Week. In Malesia gli abiti visti sfoggiare in passerella sembrano i costumi utilizzati dagli artisti del Cirque du Soleil. Strutture particolari e fantasiose creano dei veri e propri vestiti trasformando le modelle in marionette teatrali.
A Tel Aviv, la moda torna a farsi portabile anche se spinge l'acceleratore sulla sensualità, forse per liberare le donne dalle divise imposte da un servizio militare e da una morale molto dure.
L'intento è uno solo: quello di emergere e di far capire che si può fare moda sperimentando altre vie, altri materiali, per comunicare una diversa visione d'idee.
A Tel Aviv, la moda torna a farsi portabile anche se spinge l'acceleratore sulla sensualità, forse per liberare le donne dalle divise imposte da un servizio militare e da una morale molto dure.
L'intento è uno solo: quello di emergere e di far capire che si può fare moda sperimentando altre vie, altri materiali, per comunicare una diversa visione d'idee.
Kuala Lumpur Fashion Week |
Tel Aviv Fashion Week |
Kuala Lumpur Fashion Week |
domenica 20 novembre 2011
Mostra da First Lady
Al "National Museum of American History" di Washington sono allestiti in una mostra ventisei vestiti e più di 160 oggetti personali indossati dalle donne dei presidenti americani dell'ultimo secolo: da Mamie Doud Eisenhower a Michele Obama.
sabato 19 novembre 2011
LOUISE GRAY e l'Arte di fare Moda
Lei è una pittrice prestata alla moda che ha conquistato Londra grazie al suo stile unico e visionario.
Le creazioni di Louise Gray consistono in stampe e ricami che ricordano molto i kilt: in effetti lei è scozzese e fin da piccola ha avuto la passione per l'arte e in particolare per la pittura. Approdando nel mondo dei trend e delle griffe è riuscita a distinguersi grazie soprattutto l'originalità dei suoi capi: fiori finti, cascate di ciondoli, applicazioni di plastica, tutto pur di distinguersi.
mercoledì 16 novembre 2011
La nuova FIRST LADY dell'ITALIA!
Sta diventando famosa soprattutto per il feeling spettacolare che ha con il suo consorte. Sto parlando di Elsa Antonioli, moglie del neo senatore a vita Mario Monti.
Signora milanese, sobria, rassicurante e soprattutto crocerossina. Laureata in Scienze Politiche e sposata da 40 anni. Per Mario Monti vera anima gemella. Uguali in tutto: stessi gusti, stesse scelte, stesso stile di vita.
"Un magnifico rapporto di fedeltà e amore" afferma la stilista Raffaela Curiel, che veste lady Elsa per le prime della Scala e racconta come la signora si faccia accompagnare in atelier dal marito per farsi consigliare sui capi da acquistare.
lunedì 14 novembre 2011
Un MENU di MODA
Vi siete mai chiesti se è possibile creare abiti o accessori con il cibo? E soprattutto che attinenza c'è tra questi due mondi?
Secondo Joanne Finkelstein, docente di Scienze Sociali all'Università di Greenwich, il cibo è stato contaminato dalla moda da quando, nel 1600, aprirono i primi ristoranti in Europa.
domenica 13 novembre 2011
DIMMI CHI ASCOLTI E TI DIRO' CHI LEGGI
Dietro ogni album e musicista ci sono mari e montagne di sconfinata letteratura, pronti per farci emozionare e soprattutto viaggiare. Attraverso i vari spunti trasformati in melodia, non c'è neanche bisogno di aprire i libri!
PJ HARVEY
Tutto Harold Pinter
e anche T.S. Eliot,
W.B. Yeats, Ted Hughes,
John Burnside.
"Sai quando leggi di qualcosa
di così profondo e ti dimentichi di respirare. Tutti questi autori e solo loro mi fanno veramente capire cosa è vivere, cosa l'arte può fare per gli altri, e mi fanno desiderare di avvicinarmi il più possibile a questa strana, misteriosa cosa che la gente può fare con le parole".
NICK CAVE
T.S. Eliot e W.B. Yeats,
opera ominia.
Dalle parole della canzone "No Pussy Blues" "Le ho letto Eliot, le ho letto Yeats, ho fatto del mio meglio per stare su fino a tardi (oltre che phonarsi i capelli e cambiare le lenzuola), ma lei non voleva proprio restare. E adesso ho il No pussy blues, ho il No pussy blues".
JAY-Z
"Una sedia per l'anima" di Gary Zukav, "La profezia del clandestino" di James Redfield, "l'Odissea" di Omero, "Fuoriclasse" di Malcom Gladwell, "La mucca viola" di Seth Godin, "Nigger" di Dick Gregory.
" che metafora! un tizio che viaggia alla ricerca di un libro segreto insegnandoti a non accontentarti di dove sei".
PJ HARVEY
Tutto Harold Pinter
e anche T.S. Eliot,
W.B. Yeats, Ted Hughes,
John Burnside.
"Sai quando leggi di qualcosa
di così profondo e ti dimentichi di respirare. Tutti questi autori e solo loro mi fanno veramente capire cosa è vivere, cosa l'arte può fare per gli altri, e mi fanno desiderare di avvicinarmi il più possibile a questa strana, misteriosa cosa che la gente può fare con le parole".
T.S. Eliot e W.B. Yeats,
opera ominia.
Dalle parole della canzone "No Pussy Blues" "Le ho letto Eliot, le ho letto Yeats, ho fatto del mio meglio per stare su fino a tardi (oltre che phonarsi i capelli e cambiare le lenzuola), ma lei non voleva proprio restare. E adesso ho il No pussy blues, ho il No pussy blues".
JAY-Z
"Una sedia per l'anima" di Gary Zukav, "La profezia del clandestino" di James Redfield, "l'Odissea" di Omero, "Fuoriclasse" di Malcom Gladwell, "La mucca viola" di Seth Godin, "Nigger" di Dick Gregory.
" che metafora! un tizio che viaggia alla ricerca di un libro segreto insegnandoti a non accontentarti di dove sei".
venerdì 11 novembre 2011
Scoprite le differenze...
Non è uno scherzo!
L'americana Stephanie Read, fotografa di professione e madre di tre figli, ha travestito il suo ultimogenito come il protagonista di "Up". Ridzen ha solo un anno, il personaggio del cartone animato Carl, molti di più. Ma la somiglianza è straordinaria, e il risultato veramente delizioso. Tanto che Jonathan Rivera, il produttore del capolavoro della Pixar, si è personalmente complimentato con la signora Read.
giovedì 10 novembre 2011
Milla Jovovich per Campari!!
La top model e attrice Milla Jovovich è la nuova testimonial del marchio Campari per il calendario 2012. Il progetto è tutto incentrato su un mood tra il mistico e il magico, utilizzando per ogni mese una tonalità di colore differente! A dirigere il set, il fotografo russo Dimitri Daniloff, che ispirato dalla profezia dei Maya, ha scelto di immortalare il tema della fine del mondo trasformando le sensazioni negative in energia positiva. La Jovovich sottolinea: "Questo calendario finge di rappresentare la fine, ma parla piuttosto di un nuovo inizio".
I dodici scatti trasportano lo spettatore in un viaggio che va dalla desertificazione alla glaciazione fino all'invasione aliena. In ognuno la protagonista femminile diventa l'eroina.
Tutto si trasforma in effetto, in magia visiva grazie soprattutto agli abiti indossati dalla modella. Uno strascico di satin blu si trasforma in un'onda anomala, un abito nero sembra sciogliersi sul corpo della modella per rappresentare il surriscaldamento.
Qui sotto alcune foto del backstage.
I dodici scatti trasportano lo spettatore in un viaggio che va dalla desertificazione alla glaciazione fino all'invasione aliena. In ognuno la protagonista femminile diventa l'eroina.
Tutto si trasforma in effetto, in magia visiva grazie soprattutto agli abiti indossati dalla modella. Uno strascico di satin blu si trasforma in un'onda anomala, un abito nero sembra sciogliersi sul corpo della modella per rappresentare il surriscaldamento.
Qui sotto alcune foto del backstage.
Zola Jesus
Nata nel Wisconsin, a Merrill, nel 1989, Zola si sta facendo conoscere parecchio soprattutto nel mondo della musica indipendente.
Il suo album di esordio "Conatus" sta facendo una transizione verso territori più "pop". Il titolo dell'album, ci assicura Zola, ha solo il significato di "impulso", "slancio in avanti", senza evocare altre connotazioni, mentre un italiano, sentendolo, per abitudine, all'inizio, è un po' sulle sue. "Tutto è cominciato quando ero bambina", spiega la cantante," a sette anni ho scoperto l'opera lirica, attraverso la radio e i dischi di mia nonna. E' stata una folgorazione. Inoltre per me cantare è sempre stata una cosa naturale, non ho mai avuto modelli vocali, ma quando poi ho sentito l'opera ho capito che avrei voluto diventare un'artista di qualche tipo anch'io".
lunedì 7 novembre 2011
Andare a scuola? Sì, alla Green School !
Non è un modo di dire! Si chiama veramente così la scuola eco- sostenibile immersa nella giungla a Urdu, vicino Bali, Indonesia.
Nata dall'idea di due occidentali, John e Cynthia Hardy: lui artista canadese patito per l'artigianato indonesiano; lei globetrotter americana. Nel 2008 hanno deciso di aprire un istituto in mezzo al verde con l'obiettivo di formare una generazione di cittadini globali che coltivino le competenze e l'ispirazione per prendersi la responsabilità di un mondo più sostenibile.
"Al Gore ci ha rovinato la vita ", scherzano John e Cynthia. Si sono chiesti: cosa possiamo fare per lasciare ai nostri quattro figli e alle prossime generazioni un pianeta più sano? E l'anno dopo hanno aperto questo campus in un'area dall'atmosfera magica, tra farfalle, libellule, banani e campi di riso.
Nata dall'idea di due occidentali, John e Cynthia Hardy: lui artista canadese patito per l'artigianato indonesiano; lei globetrotter americana. Nel 2008 hanno deciso di aprire un istituto in mezzo al verde con l'obiettivo di formare una generazione di cittadini globali che coltivino le competenze e l'ispirazione per prendersi la responsabilità di un mondo più sostenibile.
"Al Gore ci ha rovinato la vita ", scherzano John e Cynthia. Si sono chiesti: cosa possiamo fare per lasciare ai nostri quattro figli e alle prossime generazioni un pianeta più sano? E l'anno dopo hanno aperto questo campus in un'area dall'atmosfera magica, tra farfalle, libellule, banani e campi di riso.
domenica 6 novembre 2011
Follow the breeze
Nel blog di PalermoStreetstyle potete vedere alcune foto dello shooting a cui ho partecipato: "No time breeze".
Ditemi che ne pensate, mi interessano molto i vostri pareri. ;D
Make-up: Ambra Lena.
Photographer: Noemi Robino.
La Pinta*
Ditemi che ne pensate, mi interessano molto i vostri pareri. ;D
Make-up: Ambra Lena.
Photographer: Noemi Robino.
La Pinta*
venerdì 4 novembre 2011
Stormi che danzano
Sono rimasta meravigliata alla vista di questo video scoperto sul sito del quotidiano La Repubblica.
Si tratta di un enorme stormo di uccelli della specie degli storni (famiglia degli sturnidi) che si è riunito presso il fiume Shannon, il più lungo dell'Irlanda. Questi uccelli sono riusciti a creare un movimento così particolare da far rimanere meravigliate due signore che erano in quei pressi e hanno filmato l'avvenimento. Nonostante il considerevole numero, lo stormo è come se creasse dei disegni nel cielo, come se danzasse facendosi trascinare dalla corrente. Mi hanno sempre affascinato gli stormi.
Chissà se riuscirebbero a formare un abito ! ;)
Ecco qui il video:
Si tratta di un enorme stormo di uccelli della specie degli storni (famiglia degli sturnidi) che si è riunito presso il fiume Shannon, il più lungo dell'Irlanda. Questi uccelli sono riusciti a creare un movimento così particolare da far rimanere meravigliate due signore che erano in quei pressi e hanno filmato l'avvenimento. Nonostante il considerevole numero, lo stormo è come se creasse dei disegni nel cielo, come se danzasse facendosi trascinare dalla corrente. Mi hanno sempre affascinato gli stormi.
Chissà se riuscirebbero a formare un abito ! ;)
Ecco qui il video:
http://video.repubblica.it/natura/la-danza-spettacolare-degli-storni-nel-cielo-d-irlanda/79937/78327
La Pinta*
Anche i gatti hanno un SOCIAL NETWORK!
Questa
mattina navigando un po' su internet alla scoperta di nuova e particolari blog,
ho notato che molte blogger amano i gatti o ne posseggono qualcuno e per loro
solo così importanti che inseriscono le foto nei loro blog. Forse non tutti
sanno che esiste Facebook per i gatti: Catbook.
giovedì 3 novembre 2011
Design Festa
Se avete voglia di "emigrare" per brevissimo tempo e volete partecipare a qualche evento fuori dall'Italia e (perché no) fuori dall'Europa, fate un salto in Giappone, esattamente a Tokyo per la 34ma edizione di Design Festa, il più importante evento giapponese dedicato all'arte e alla creatività. Quello che rende autentica questa manifestazione è il fatto che chiunque può partecipare esponendo le proprie opere.
Professionisti e semplici appassionati possono esibire le loro creazioni, basta prenotare in tempo uno dei tremila stand messi a disposizione dagli organizzatori.
Professionisti e semplici appassionati possono esibire le loro creazioni, basta prenotare in tempo uno dei tremila stand messi a disposizione dagli organizzatori.
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