lunedì 7 novembre 2011

Andare a scuola? Sì, alla Green School !

Non è un modo di dire! Si chiama veramente così la scuola eco- sostenibile immersa nella giungla a Urdu, vicino Bali, Indonesia.
Nata dall'idea di due occidentali, John e Cynthia Hardy: lui artista canadese patito per l'artigianato indonesiano; lei globetrotter americana. Nel 2008 hanno deciso di aprire un istituto in mezzo al verde con l'obiettivo di formare una generazione di cittadini globali che coltivino le competenze e l'ispirazione per prendersi la responsabilità di un mondo più sostenibile.
"Al Gore ci ha rovinato la vita ", scherzano John e Cynthia. Si sono chiesti: cosa possiamo fare per lasciare ai nostri quattro figli e alle prossime generazioni un pianeta più sano? E l'anno dopo hanno aperto questo campus in un'area dall'atmosfera magica, tra farfalle, libellule, banani e campi di riso.
L'hanno rapidamente sviluppato grazie all'aiuto di grandi sponsor e ai consigli di educatori di fama, e oggi è diventato un istituto internazionale molto apprezzato dalla comunità straniera residente a Bali. In effetti la scuola conta 280 alunni (dall'asilo al liceo) di 45 nazioni diverse.



Tutte le classi di quest'istituto sono elaborate strutture open-air e i materiali sono il fango, alang alang (canne di bambù) e soprattutto, come alternativa eco-friendly al legname, il bambù, con cui artisti e ingegneri hanno elegantemente costruito sia gli edifici, sia i banchi , le sedie e le lavagne. Le strade sono di roccia vulcanica , l'aria condizionata è bandita, mentre per l'energia ci si affida al solare e al biogas e non si butta via niente perché qualsiasi cosa può essere utilizzata per ricavare compost per la concimazione dei campi.




Gli alunni imparano un po' di tutto, compreso il bahasa, l'indonesiano, anche se a scuola la lingua ufficiale è l'inglese. C'è un attenzione particolare per le materie legate all'ambiente. I genitori sono spinti a collaborare e i bambini si danno da fare anche praticamente, mangiando a mensa prodotti coltivati da loro stessi nell'orto della classe. 


Le rette sono alte, come è d'uso nelle scuole internazionali (dai 6 ai 13mila dollari all'anno), ma c'è un 10 per cento di studenti balinesi che usufruiscono di borse di studio e di tariffe agevolate.
"Con classi all'aria aperta, e così immersi nella natura, le distrazioni sono tante. Capita che una libellula si posi su un banco, e conquisti tutta l'attenzione dei ragazzi" sostiene Roland Stones, direttore dell'istituto. "Ma in questa scuola si sviluppa una creatività incredibile. Questi studenti in qualsiasi università andranno, saranno sempre ambasciatori dell'ambiente".

DAL FONDARE ALLA CUOCA, VOCI DAL CAMPUS

JOHN HARDY, il fondatore
"Cerchiamo di stimolare i ragazzi a capire come aiutare il nostro pianeta, per permettere a loro e alle generazioni che verranno di poter vivere una vita migliore. I giovani hanno ereditato un enorme numero di problemi (sovrappopolamento, tossine, inquinamento), così abbiamo pensato a delle materie green da far studiare cinque giorni alla settimana. 
I ragazzi coltivano la terra, imparano da zero cosa vuol dire prendersi cura del pianeta. Hanno sedie e banchi di bambù e per osmosi percepiscono la natura, la base di tutto. Insegnano loro a coltivare i fiori da cui si estrae il colore usato per il batik, la tecnica di colorazione del tessuto. E hanno la possibilità di allevare animali."


KADEK LASTRINI, cuoca
" Vengo da Payangan, un piccolo distretto. Insegnavo al liceo di Karangasem, la zona in cui sono nata, dove sorge il monte Agung. Quando ho perso il lavoro mi sono messa a fare la cuoca. Ed eccomi qui. Cucino per il campus e per gli operai che lavorano qui, 290 persone da sfamare ogni giorno.
Mia figlia, Luh Putu Gika Winda Savitri, studia alla Green School grazie ad una borsa di studio. Temevo avrebbe avuto difficoltà, perché in fondo noi veniamo da un villaggio, ma non è stato così. Questa scuola è straordinaria.Quando ho sentito per la prima volta la parola sostenibile non sapevo cosa significasse. Ma ora ho capito, e ho capito anche che i nostri nonni erano più intelligenti di noi".


I fondati della Green School John e Cynthia Hardy


Cosa ne pensate? Un progetto molto interessante, no? :) 

La Pinta*




6 commenti:

verdelinda ha detto...

Veramente fantastica una scuola così! Quei bambini non sapranno più vivere se non a contatto con la natura. Sono privilegiati, che speriamo imparino a mettere la loro esperienza a servizio dell'umanità!! Grazie di esserti unita al mio blog ;) ciao Linda

La Pinta ha detto...

Grazie a te per essere passata dal mio ^_^ Complimenti, hai veramente un bel blog e anche buon gusto (non solo nel vestire..;D)!!

Anonimo ha detto...

Ciao Giulia!! questa scuola è incredibile, se mai dovessi avere dei figli mi piacerebbe che avessero l'opportunità di studiare in un posto così.Imparare ad amare la natura e a rispettarla è importante, e purtroppo oggi questo non è così scontato..
Leggo sempre il tuo blog, lo trovo interessante!! Un abbraccio, Raffaela

La Pinta ha detto...

Grazie mille Raffaella, per me è una cosa bellissima che le cose che scrivo attirano :D

Dana Frigerio ha detto...

ciao pinta
che bello, si lo posterò prossimamente sul mio blog, grazie per il consiglio...
a presto dana

La Pinta ha detto...

Ma che sei carina!! *_* E' stato un pensiero dolcissimo!! Grazie mille :D