martedì 3 settembre 2013

La storia dello sguardo in poche righe

Sono sicura che la maggior parte di voi che sta leggendo questo post sarà più interessata nel sapere su quale argomento riguarda. Uno dei migliori amici delle donne in fatto di cosmesi: il mascara. Ebbene sì (non ve l'aspettavate, eh?), l'incredibile strumento che il 57,4 per cento di NOI ama alla follia e che non può vivere senza. 
Durante l'estate, AstraRicerche ha indagato su ben 750 donne italiane sia giovani che mature in merito a quale la parte del corpo è più espressiva. Indovinate?? Un'italiana su due considera lo sguardo la parte più interessante e quella che esprime più personalità (ma dai?!).



C'è chi è dell'idea che gli occhi devono essere intesi ( 67, 7 per cento), anche intelligenti e allegri ( 44,3 per cento), ma anche ammalianti ( per un 26, 5 per cento), di un bel colore (neanche il 20 per cento), mentre il 18, 6 per cento è dell'idea che debbano essere grandi. 
Il vincitore indiscusso della sfida Quale prodotto intensifica lo sguardo? è indubbiamente lui: il m - a - s - c - a - r - a.




Attenzione però a non chiamarlo rimmel! Eh sì, perché si è scoperto che uno degli errori più comuni che una donna possa fare è confondere il nome del prodotto con la famosa marca che ne ha fatto la sua fortuna. Proprio la casa di cosmetici inglese ha da poco fatto uscire un nuovo prodotto che si chiama ScandalEyes Retro Glam, un tipo di mascara che promette di creare ciglia effetto ventaglio (alias pavone?). 
La testimonial della campagna di cui potete vedere le foto qui sotto è la giovane modella Georgia May Jagger (vi ricorda qualcosa questo cognome?!), figlia di Mick Jagger e di Jerry Hall. 













E' dire che ne è stata fatta di strada da quando nel 1860 Eugène Rimmel diffuse il primo mascara prodotto dall'industria cosmetica moderna che prese il nome dal suo inventore. Era un preparato atossico che prendeva ispirazione dal kohl e dallo stile egiziano.

Eugène Rimmel


un astuccio ottocentesco di mascara


A fine Ottocento era molto rischioso truccarsi perché i materiali contenevano tracce di arsenico e di mercurio e le donne si allungavano le ciglia con un mix ricavato dal residuo oleoso che si depositava sul fondo delle lampade e da una polvere finissima che si produceva triturando il carbone. 



Si dovrà aspettare il 1938 per il primo mascara waterproof, brevettato da un attrice di teatro viennese la quale notò che il mascara le si scioglieva in scena colandole sulle guance. 
Altra data da ricordare è il 1957 in cui Helena Rubinstein inventò il mascara in tubo con spazzolino applicatore, quello che usiamo tutt'oggi riveduto e corretto. 




La Pinta*




Immagini da: 
www.frasiaforismi.com
www.alfemminile.com
www.movieplayer.it
www.theshanamarieshow.com
www.tenditrendy.com 
www.goldgarage.it
www.vogue.it

2 commenti:

glamfrens ha detto...

super interessante! ma lo sai che sono talmente abituata a utilizzare il mascara che quando accidentalmente lo dimentico mi sento vorrei tornare a casa per rimediare? Hihi
Un saluto cara! ti aspetto su modaealtririmedi.blogspot.it con tante news

Siboney2046 ha detto...

Ma che post interessante, grazie!!