Lei è il nuovo volto della gioventù americana, alienata, confusa, distratta e piena di perché.
Il Rolling Stone la inserisce tra i dieci nuovi artisti che stanno ridefinendo il suono del rock. Ascoltare per credere! A soli 25 anni, dopo una vita passata a seguire i genitori in giro per il mondo, Mitski è diventata il modello da seguire anche grazie al suo quarto album, ironicamente intitolato Puberty 2, che ha provocato reazioni più che lusinghiere anche in Europa.
I critici del New York si chiedono se sta sbocciando una stella. Mitski risponde fermamente: << Non inseguo il successo, non leggo i giornali e quindi le critiche non mi sorprendono. Mi sento una persona normale, per nulla speciale. Ho una sola grande ambizione: poter continuare a fare dischi in completa libertà >>.
Si sta facendo conoscere il gruppo arabo A-Wa, composto dalle tre sorelle Tair, Liron e Tangel.
Formatosi sulla scia di quello che promuoveva la fantastica Ofra Haza, le A - Wa ( si pronuncia "eiua" e vuol dire "sì") da parte loro aggiungono un'aria sfrontata da girl gang mediorientale.
Il loro successo è dato dall'unione di tradizione e innovazione: cantano antiche nenie yemenite in versione elettro-dance indossando hijab rosa shocking come si vede nel video Habib Galbi.
Le Haim, questo è il loro cognome originariamente, discendono da un'antica tribù di ebrei yemeniti e, racconta Tair, "da bambina eravamo curiose delle nostre origini, ascoltavamo per ore i racconti di famiglia, e ci siamo innamorate della musica che suonavamo alle feste e ai matrimoni".
Successivamente è arrivato il loro maestro di canto a contagiarle con i musical anni '50 e le Andrew Sisters; poi scoprirono Michael Jackson e la dance e il gioco era fatto.
Sono rimasta molto sorpresa dal suo look e soprattutto dalla musica che produce.
Lei è Tahliah Debrett Barnett nota con lo pseudonimo i FKA Twings e non è solo una cantante ma anche ballerina, regista, fotografa e icona fashion.
Figlia di una londinese e di un giamaicano è bastato un solo album per renderla famosa e per darle la possibilità di scappare dalla noia della piccola Gloucestershire e raggiungere Londra per coronare il suo sogno.
Ne ha fatta di gavetta la signorina: ha ballato in diversi video di Jessie J, Kylie Minogue, Ed Sheeran fino a quando non ha deciso che era giunto il momento di dare una svoltare e soprattutto di rendersi abbastanza autonoma. Primo step? Ovviamente scegliere il nome. In realtà non è che rimane impresso nella mente con facilità ma ciò nonostante ha un determinato significato, anzi due: FKA è l'acronimo di Formerly Known As (conosciuta anche come) e Twigs è il rumore di un suo vezzo, quello di scrocchiarsi le dita.
Non mi dite che non conoscete questa canzone?? E' passata in radio e in tv non so quante volte nell'ultimo periodo dell'anno. La canzone è Don't Save Me delle HAIM.
Loro, oltre ad essere legate musicalmente dallo stesso genere, hanno un legame genetico proprio perché sono sorelle. Non oso immaginare come si potrebbe fondare un gruppo con un proprio fratello o sorella perché potrebbe essere molto facile confondere la vita affettiva con quella professionale ma, fino ad ora, questo problema non credo che sia sopraggiunto visto che le sorelline californiane stanno facendo successo.
Finalmente dopo tanti anni avrò la possibilità di vedere e per lo più ascoltare uno dei miei compositori preferiti: Michael Nyman.
Vi chiederete: "Chi è costui"? Se vi dico Lezioni di piano vi viene in mente qualcosa? Sono opere sue le stupende musiche che fanno da cornice a questo bellissimo film del 1993 diretto da Jane Campion con una fantastica Holly Hunter.
Domani sera Michael Nyman farà un concerto in uno dei Teatri della mia città, Palermo. Dire che sono emozionata è poco. Ascolto le sue composizioni da quando avevo 15 anni e non vi nascondo che mi piacerebbe molto montare una coreografia sulle note di una sua musica (ho già utilizzato un suo lavoro per un sfilata)!
Più che come solista, Nyman è diventato celebre come creatore di colonne sonore per film stupendi come Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante, pellicola del 1989 con Hellen Mirren.
Oltre che essere un grande musicista, Nyman è anche un esperto di fotografia e videoarte e proprio da queste due grandi passioni è nato Cine Opera, uno spettacolo che il compositore - filmaker porta in varie città italiane in questi giorni e una tra queste è proprio Palermo.
Le sue più famose composizioni accompagnano la proiezioni di 50 video girati dal musicista in 15 anni.
Stefania Cubello lo ha intervista per il settimanale D.
Quest'oggi vi riporto un articolo scritto da un talentuoso pianista olandese di nome Joost Swart pubblicata sull'ultimo numero del Magazine Velvet. Vi consiglio di leggere l'articolo con in sottofondo una sua chicca che sono riuscita a trovare nei meandri di Youtube.
La moda per me è una filosofia estetica, serve a far apparire quello che siamo al meglio e secondo l'umore del momento. Se penso a qualche personaggio famoso che ammiro a questo riguardo, la mia scelta ricade certamente su David Beckham. Quando tento di scegliere i vestiti per i miei concerti, è il mio riferimento.
E' in forma fisica smagliante, il suo gusto è ottimo ed è un buon esempio anche per come si rifinisce la barba.
Ma anche lo stile alla Al Pacino a alla Nicolas Cage non è male, direi.
Oggi vi riporto un intervista della rubrica mensile "IL pesce fuor d'acqua" inserita nella rivista Velvet del mese di agosto.
Per questo numero è stato chiesto alla cantante Estelle di parlare del suo look e delle sue preferenze in campo di moda.
Moda e stile non sono la stessa cosa. La moda è glamour: uno sguardo ben definito, un momento. Lo stile è invece il modo in cui fai funzionare il tutto, come adatti ciò che va di moda al tuo spirito e al tuo fisico. Io, per esempio, mi lascio guidare dall'umore. Non mi piace che qualcuno mi dica come vestirmi.
Adoro le scarpe e non rinuncio mai ai tacchi.
Il mio primo acquisto folle sono state proprio un paio di scarpe di Jimmy Choo.
Vi presento le Brokenhearts, duo dj stravagante che è diventato famoso esibendosi nei locali londinesi.
La loro musica riprende rumori quotidiani e il sound delle basi è composto da passi di tip tap.
Secondo "The Independent" i loro brani assomigliano ad "un musical di Hollywood sotto allucinogeni".
Ma la cosa più particolare che desta interesse è proprio il loro look. Caschetto stile anni '20 rosso per Amber Butchart e caschetto nero per Nisha Thirkell, ciglia finte, fard a tempesta e rossetto rosso per dare il giusto tocco di sensualità e spavalderia.
Oggi vi delizierò con una scoperta del brit folk: Beth Jeans Houghton. Il nome non vi dirà nulla però la 21enne è già una promessa della musica inglese. Lo scorso 7 febbraio è uscito "Yours Truly, Cellophane Nose" prima opera veramente importante della cantautrice poli-strumentista di New Castle. L'esordio lo ebbe a soli 16 anni con l'ellepi "Hot Toast Volume 1" con il quale poté aggiudicarsi i primi posti nelle liste musicali dei più promettenti fenomeni pop UK.
Non pensate male leggendo il titolo, ma a chi non verrebbe l'istinto di muoversi sentendo il sound che produce costei? Do not thinkreadingthe titlewrong,but whowould not befeelingthe instinct tomovethe sound thatsheproduces?
Lei è Sheila E. ed è un "mostro" delle percussioni. Oltre che batterista e percussionista è anche cantante e autrice di testi. Insomma un'artista a tutto tondo che ti impressiona al primo sguardo. She isSheilaE.and is a"monster"ofpercussion.As well asdrummer andpercussionist,is alsoa singer andsongwriter.In short,all-aroundartistthatimpressesyouat first glance.
Sheila E.,pseudonimo di Sheila Escovedo (classe 1957) è una musicista americana la quale si è potuta reputare una delle prime master of ceremoniens di sesso femminile. SheilaE., pseudonymof SheilaEscovedo(born1957)is anAmericanmusicianwhohasbeen able toconsiderone of thefirstmaster ofceremoniensfemale.
Provocante ma mai volgare, poliedrica, ironica, con tacchi vertiginosi e tuta fluorescente, ma con una frangetta da brava ragazza. Sono le caratteristiche di Julie Budet, frontgirl del gruppo elettropop francese Yelle.
Dopo avere raggiunto la fama su Myspace, ha pubblicato nel 2007 il singolo "Je Veux Te Voir", che è diventata subito una hit internazionale.
A marzo scorso è uscito il suo secondo album "Safari Disco Club", lanciando così l'omonima canzone. In quest'album, oltre all'ammiccante Julie che saltella come una majorette e canta come una scolaretta facendo mosse da diva anni '60, ci sono i colleghi Grand Marnier (Jean-François Perrier) già presente in veste di produttore nel primo disco, e il tastierista Tepr (Tanguy Destable), seri e spiritosi allo stesso tempo, con i loro tormentoni killer.
Dietro ogni album e musicista ci sono mari e montagne di sconfinata letteratura, pronti per farci emozionare e soprattutto viaggiare. Attraverso i vari spunti trasformati in melodia, non c'è neanche bisogno di aprire i libri!
PJ HARVEY Tutto Harold Pinter e anche T.S. Eliot, W.B. Yeats, Ted Hughes, John Burnside. "Sai quando leggi di qualcosa di così profondo e ti dimentichi di respirare. Tutti questi autori e solo loro mi fanno veramente capire cosa è vivere, cosa l'arte può fare per gli altri, e mi fanno desiderare di avvicinarmi il più possibile a questa strana, misteriosa cosa che la gente può fare con le parole".
NICK CAVE T.S. Eliot e W.B. Yeats, opera ominia. Dalle parole della canzone "No Pussy Blues" "Le ho letto Eliot, le ho letto Yeats, ho fatto del mio meglio per stare su fino a tardi (oltre che phonarsi i capelli e cambiare le lenzuola), ma lei non voleva proprio restare. E adesso ho il No pussy blues, ho il No pussy blues".
JAY-Z "Una sedia per l'anima" di Gary Zukav, "La profezia del clandestino" di James Redfield, "l'Odissea" di Omero, "Fuoriclasse" di Malcom Gladwell, "La mucca viola" di Seth Godin, "Nigger" di Dick Gregory. " che metafora! un tizio che viaggia alla ricerca di un libro segreto insegnandoti a non accontentarti di dove sei".
La chiamano la Lady Gaga dell'indie, ma a lei piace Beyoncé. Nata nel Wisconsin, a Merrill, nel 1989, Zola si sta facendo conoscere parecchio soprattutto nel mondo della musica indipendente. Il suo album di esordio "Conatus" sta facendo una transizione verso territori più "pop". Il titolo dell'album, ci assicura Zola, ha solo il significato di "impulso", "slancio in avanti", senza evocare altre connotazioni, mentre un italiano, sentendolo, per abitudine, all'inizio, è un po' sulle sue. "Tutto è cominciato quando ero bambina", spiega la cantante," a sette anni ho scoperto l'opera lirica, attraverso la radio e i dischi di mia nonna. E' stata una folgorazione. Inoltre per me cantare è sempre stata una cosa naturale, non ho mai avuto modelli vocali, ma quando poi ho sentito l'opera ho capito che avrei voluto diventare un'artista di qualche tipo anch'io".
Quando vidi per la prima volta questo titolo ho pensato subito che si trattava di una band, in realtà si tratta solo di una persona, una ragazza di nome Florence Welch (Londra, classe 1986) in arte Florence and The Machine. Il secondo appellativo si riferisce ad un gruppo di artisti che collaborano con lei per creare musica per la sua voce. Si è fatta conoscere e apprezzare molto dalla critica nazionale e internazionale nel 2009, quando è uscito il suo primo album "Lungs", un ellepi di canzoni pop nella migliore tradizione inglese, fatto di ricerca ed originalità che
riesce ad andare oltre le definizioni di rock indipendente e da
classifica. "Lungs" è stato realizzato in una Sinagoga dismessa con l’aiuto di due tra
i produttori più ricercati del momento, ovvero James Ford (già al
lavoro per Klaxons e Arctic Monkeys) e Paul Epworth (Bloc Party).
Quest'oggi parliamo di un'artista americana con una voce strepitosa che fa ricordare le cantanti gospel o blues come Etta James o Aretha Franklin. Lei è Christina Aguilera.
Nata a Staten Island nel 1980 da padre
ecuadoregno e madre irlandese, nel 1993 partecipa al Mickey Mouse Club, insieme
a Britney Spears e Justin Timberlake. Con il suo primo album, "Christina
Aguilera", del 1999, scala le classifiche. Da ricordare i singoli: "Genie in a Bottle" (che segnò il suo esordio), "What a Girl Wants", "I Turn to You", "Come on over, baby (All I want is you)". Quest'ultimo singolo
le fa ottenere un Grammy come miglior artista emergente. Nel 2001 Christina
Aguilera si unì a Pink, Mya e Lil' Kim e dette vita ad uno dei più grandi
successi di quell'anno, la cover di una canzone di Patti LaBelle, nonché
colonna sonora del film Moulin Rouge : "Lady Marmalade".
A mio parere gli outfits scelti per questo
videoclip non sono dei migliori, o meglio se si analizza singolarmente i
vari capi possono risultare interessanti, ma combinati insieme
personalmente appaiono un po' troppo eccessivi e pomposi.
Totalmente diverse le mise indossate dalla star
nel video di
"Beautiful" e "Fighter".
In quest'ultimo, i vari outfits sono stati curati dalla costume designer Carol Beadle che per l'Aguilera
ha utilizzato prevalentemente colori scuri come il nero corvino e il grigio scuro. Christina è vestita come la Vedova Nera, un tipo di ragno che se colpisce
l'uomo può condurlo alla morte. La similitude è delle più appropriate visto che
il testo vuole comunicare, in maniera decisa, di essere più forti e
di difendersi da coloro che vogliono approfittarsi del prossimo. La cantante
racconta la sua esperienza e solo dopo tanti soprusi e ingiustizie capirà che
quello che le è capitato doveva succedere per farla maturare e farle capire la
realtà circostante.
Ecco che da "vedova cattiva" si trasforma in figura
quasi angelica ricoperta da un abito di tulle bianco e con uno storno di falene
che la circondano come per proteggerla. Ora ha capito che sbaglio ha fatto, ora
può uscire allo scoperto, riscoprendo una luce nuova.
Il suo animo da "combattente" è
espresso dalla mise che indossa nell'ultimo frame del video: bolerino nero con
ricami rossi con collento ampio nero e gonna corta strappata rosso scuro.
Sapientemente lavorate l'acconciatura e il trucco che si traduce in un
disegno sulla fronte che rappresenta una grande falena.
La regia è di Floria Sigismondi che oltre ad
essere regista di video musicali e di film e anche fotografa. Ha diretto anche
il video di un'altro singolo dell'Aguilera, "Hurt",
il quale è ambientato in un circo.
Ultimamente abbiamo visto
l'Aguilera sugli schermi cinematografici perchè ha interepretato il ruolo di
protagonista nel film "Burlesque" diretto da Steven Antin, uscito in
Italia lo scorso febbraio.
La trama è tutta incentrata su
Ali, una ragazza di provincia che arriva a Los Angeles per sfondare nello
spettacolo, sperando che qualcuno si accorga delle sue doti di cantante. Nel
suo primo impatto con lo showbiz, tuttavia, ottiene soltanto un lavoro come
cameriera del “Burlesque Lounge”, un teatro sul cui palcoscenico hanno luogo
scintillanti e variopinti numeri danzanti per adulti, imperniati su scene
comiche a sfondo erotico. Attirata dagli spettacoli e dal mondo che circonda
questo locale, Ali persuade Tess, la proprietaria, a concederle un’occasione
per salire sul palcoscenico. È l’inizio di un successo che travolge Ali,
riportando il “Burlesque Lounge” agli antichi splendori e risollevando le ormai
esangui finanze personali di Tess.
I costumi sono di Michael Kaplan degno di essere
elogiato per la bravura e la precisione nei dettagli e nella cura dei tessuti e
delle varie applicazioni adoperate per i capi.
Concludo consigliandovi di
ascoltare la colonna sonora di questo film che è molto bella. Di seguito, il
video di "Express",una delle canzoni tratte dal film, nel quale
l'Aguilera indossa un body tutto ricoperto di paillettes nere e con sopra
disegnate due sagome di mani, di colore nero nella zona dei seni mentre di
colore bianco nel fondo schiena.
Impossibile non ricordarsi di lei e del suo bizzarro ma alquanto divertente video del suo esordio che l'ha resa famosa. Sto parlando di Lily Allen (inglese, classe 1985) e della sua Smile. Questo videoclip irriverente e scanzonato mostra la cantante prendersi una vendetta sull'ex-fidanzato che l'aveva tradita, in diverse maniere. In questo contesto Lily sfoggia un look totalmente diverso rispetto a quello recente: capelli raccolti in una coda di cavallo un po' arruffata, vestitino lungo sui toni chiari, trucco sia semplice come l'eyeliner nero, sia originale come l'ombretto rosa acceso. Colori vivaci, spiritosi, per una Allen ironica e provocatoria. Ai piedi delle semplici scarpe da ginnastica, proprio per smitizzare lo stereotipo della "preatty girl" che si è diffuso nell'ultimo decennio. Un tocco di estrosità negli orecchini a forma di cuore giganti e nelle collane lunghe che riecheggiano lo steet style sfoggiato dalle cantanti rapper afro-americane.