mercoledì 28 dicembre 2011

Una band trasformista

Provocante ma mai volgare, poliedrica, ironica, con tacchi vertiginosi e tuta fluorescente, ma con una frangetta da brava ragazza. Sono le caratteristiche di Julie Budet, frontgirl del gruppo elettropop francese Yelle.
Dopo avere raggiunto la fama su Myspace, ha pubblicato nel 2007 il singolo "Je Veux Te Voir", che è diventata subito una hit internazionale. 



A marzo scorso è uscito il suo secondo album "Safari Disco Club", lanciando così l'omonima canzone. In quest'album, oltre all'ammiccante Julie che saltella come una majorette e canta come una scolaretta facendo mosse da diva anni '60, ci sono i colleghi Grand Marnier (Jean-François Perrier) già presente in veste di produttore nel primo disco, e il tastierista Tepr (Tanguy Destable), seri e spiritosi allo stesso tempo, con i loro tormentoni killer.



Una band particolare, che riecheggia lo stile lanciato dai Pet Shop Boys con delle sfumature alla Robyn, con tanta gavetta in passato e molti tour (uno fra gli ultimi come band di apertura per il tour di Katy Perry). 

La cosa più interessante, e che mi ha colpito parecchio, è l'accostamento degli abiti alle canzoni. Ad esempio nell'ultimo video "Comme un enfant" si vede la cantante inserita dentro un universo pseudo bon-ton, tutto rosa e minimal, con indosso camicie con maniche con spalline gonfie che ricordano la moda che si usava nell'Ottocento, attorniata da ballerini ricoperti da  guaine di maglia che impediscono di vedere il volto. Molto d'impatto ed ironico. 





E' molto interessante, dal punto di vista della regia, il video "Que Veux Tu", nel quale compare la cantante con gli altri due componenti ed indossa un vestito mono spalla rosso lucido sintetico e un vestito con dei motivi che riprendono la pelliccia delle giraffe. 








I loro video sono delle vere e proprie performance eccentriche e sbalorditive, tanto che ci si può distrarre dai giochi di luci e colori e non fare più caso al testo della canzone!
Il successo di questo gruppo non è dato solo dal fascino del loro sound e della loro fantasia, ma anche dalla cura per i ritratti dell'album, firmati dal mago della fotografia del panorama del design Gregoire Alexandre.
 Se amate il genere, vi consigli di ascoltarli perché ne vale veramente la pena!
Qui un video con alcune riprese del loro primo tour molto interessante.






La Pinta*

4 commenti:

face ha detto...

non li conoscevo...molto anni 80 pure troppo!

Anonimo ha detto...

Ciao grazie per essere passata dal mio blog, mi farebbe piacere conoscere bloggher di Palermo perchè non ne ho mai trovate prima che venissi a commentare :)

Azzurra-Bellini.blogspot.com

Alice ha detto...

Che bello il tuo blog da oggi hai una "seguitrice" in più! Spero di rivederti ancora da me. A presto

Faty&Sury ha detto...

Non conosce questa cantante e il suo gruppo, ma mi ispira molto, ma provvederò subito ad ascoltare qualche loro canzone!
Mi piace lo stile di questa ragazza! E' fuori dagli schemi, che la rende molto affascinante dal mio punto di vista!:)